Polistirolo: le sue caratteristiche e i suoi vantaggi
Il polistirolo (chiamato anche polistirene) viene ricavato dallo stirene, un idrocarburo aromatico facilmente polimerizzabile derivato dal petrolio e composto da idrogeno, carbonio e per la quasi totalità di aria.
Il polistirolo estruso ed espanso sono molto apprezzati nell’edilizia grazie alle loro qualità di isolamento e per respingere l’acqua pur lasciando traspirare il vapore acqueo: per questa ragione vengono applicati nelle pareti soggette a muffe.
Il polistirolo presenta una serie di vantaggi che lo rendono molto interessante:
- è atossico
- rimane inerte
- ha un ottimo isolamento termico
- presenta rigidità e peso ridotto
- presenta un’alta resistenza alla compressione
- alta impermeabilità
- è facilmente tagliabile e sagomabile a seconda dello scopo da raggiungere
- ha una lunghissima durata nel tempo
- è leggero e facile da trasportare
- ha una totale riciclabilità
- previene la muffa e la condensa
I pannelli isolanti in polistirene ad alta densità offrono un’ottima resistenza termica e alle infiltrazioni di umidità. Il polistirolo si trova in commercio come pannelli con o senza pelle (ovvero un addensamento residuale del materiale liscio e solido).
Il polistirolo espanso
Il polistirolo espanso (o polistirene espanso o EPS) è un materiale di primo piano nell’isolamento termico, molto apprezzato nell’edilizia odierna.
Si tratta di un materiale composto di idrogeno e atomi di carbonio di colore biancastro, dalle convincenti prestazioni che lo rendono molto indicato per migliorare il comfort delle abitazioni. Il polistirene espanso si produce in blocchi larghi anche 4 metri, con densità di 25 kig per metro cubo.
Il polistirolo espanso nasce da piccole perle di polistirene che vengono accostate con del vapore acqueo a temperatura maggiore di 90° e di un idrocarburo gassoso (solitamente il pentano) che funge da espandente. I granuli quindi vengono messi a riposare e dopo qualche mese si procede con l’espansione. Durante questo processo i granuli sono esposti a vapore acqueo a 120° che ha il compito di ammorbidirli e li espandono fino a 20/50 volte il volume di partenza. Le perle di polistirene così ottenute vengono saldate sempre con vapore acqueo a una temperatura stavolta più alta, che le accorpano in un blocco omogeneo che conosciamo come il classico polistirolo espanso.
Il polistirolo espanso estruso
Il polistirolo espanso estruso (XPS) è l’equivalente del polistirolo espanso ma appare come più robusto, compatto e dalla superficie più regolare, perciò si dimostra indicato per interventi che richiedono materiali più resistenti ma esteticamente appaganti.
I grani di polistirene vengono inseriti in un estrusore a vite senza fine dove vengono sciolti e poi spinti verso una forma in cima all’estrusore. Il polistirene estruso è liscio, compatto e viene realizzato in cumuli dalla densità di 35 kg larghi 1,5 metri.
Il polistirolo liquido viene quindi espanso (estruso) tramite propellenti e sottoposto a pressione di ugelli a fessura larga che conducono alla formazione di lastre destinate alla decorazione degli interni o all’isolamento.
Il polistirene estruso viene utilizzato per creare:
- pannelli per l’isolamento di tetti a struttura inversa (lo strato isolante è sopra il livello di impermeabilizzazione)
- pannelli per l’isolamento esterno contro il terreno (vengono posti esternamente all’impermeabilizzazione verticale)
- pannellature sandwich isolanti
- isolamento a cappotto degli edifici
Come scegliere tra polistirene espanso ed estruso
Il polistirene è un materiale isolante molto indicato per l’isolamento termico di:
- soffitti
- finestre
- pareti
- coperture piane e inclinate
- cassonetti di tapparelle
- pavimenti
- tetti
- solai
- tapparelle
grazie alle sue eccellenti prestazioni in fatto di isolamento e di resistenza meccanica.
La differenza tra il polistirene espanso e il polistirene estruso consiste nel fatto che quest’ultimo ha una solida struttura cellulare chiusa che respinge l’acqua e l’umidità e resiste alla compressione.
L’EPS offre un’apprezzabile permeabilità, mentre l’estruso ha una struttura chiusa e stabile che impedisce l’assorbimento dell’acqua e resiste alla compressione.
Il XPS si dimostra un materiale di facile lavorazione, leggero e che può essere applicato in maniera pratica nell’isolamento “a cappotto” degli edifici.
In ogni caso, quando devi scegliere quale versione di isolante usare dovresti verificare le rispettive qualità di:
- adesione alla muratura
- resistenza agli sbalzi termici
- stabilità alle alte temperature
- isolamento acustico
per scegliere il genere di materiale più adatto alle tue necessità.